Daniele Billitteri

Daniele Billitteri è del 51 e scrive, tanto per dire, da quando ha cominciato a fare le aste. Forse per questo è finito a fare il giornalista. “sempre meglio che lavorare” sentenziava Ennio Flaiano, lingua tagliente e cervello fino. Adesso fa il pensionato ma ha cominciato  a 19 anni a battere i marciapiedi e a infilarsi dappertutto: dalle sentine di Palermo ai suoi inquietanti salotti borghesi. E ha raccontato cose buone (poche) e cose tinte (ahimè la maggior parte), prima per il giornale L’Ora, poi per il Giornale di Sicilia. Ha vissuto Palermo come si può fare in una giungla che ti cattura con le sue meraviglie e ti distrugge con le sue insidie. Ha scritto di mafia e un mensile leggendario come Life, nel 1984, ha ospitato un suo articolo sul quale è stata fatta la “front page” e che adesso conserva come una reliquia di Santa Rosalia. Ma negli Usa se lo sono presi pure al New York Times per il quale ha seguito il primo maxi processo a Cosa nostra. Sì vabbè: ha vinto premi (tra i quali uno, delle Ferrovie, per un articolo sull’ultimo macchinista a vapore in Sicilia), ha guidato laboratori di giornalismo all’università ma ancora oggi, se scrive un articolo, chiede al novellino che lo “passa” in redazione cosa ne pensa.

Ha scritto undici libri in dodici anni, serie inaugurata da Homo Panormitanus che ormai, dice, è nelle casa di un gran numero di palermitani. Nel frattempo “si è dato” al Teatro e ha scritto il “Cuntabilli” prodotto dal teatro Ditirammu di Vito Parrinello. Oltre trenta repliche col piccolo teatro sempre esaurito ad ascoltare lui che racconta col sostegno di una “squadra”  di attori e musicisti di grande spessore. E’ l’autore di opere teatrali e delle “cantate” messe in scena dal teatro Ditirammu nella forma classica dei cantastorie. Tra le cantate anche la “Ballata di Giovanni e Paolo”, dedicata a Giovani Falcone e Paolo Borsellino. rappresentata in decine di scuole palermitane.

Naturalmente Billitteri “abita” su Facebook dove ha creato sette gruppi annessi al suo profilo. Uno di questi è un vero blog dove pubblica contributi sui temi dell’attualista sempre visti dall’ottica palermitana.

Ma la “perla” più importante di questa collana è il “Meteobilli”, un gruppo che conta attualmente oltre 4300 iscritti che non escono da casa se non leggono le sue previsioni, che sono anche un pretesto per raccontare la città. Col bello e col cattivo tempo. Finché morte non li separi. Un matrimonio in piena regola.

Shares